L'Associazione per la Cultura Rurale, l'Associazione Cacciatori Veneti, la Confederazione delle Associaizoni Venatorie Italiane e la Fondazione per la Cultura Rurale sollecitano la Giunta regionale del Veneto.
Messaggio via PEC
Thiene, lì 30 ottobre 2023
Alla Giunta regionale del Veneto
Alla cortese attenzione dell’assessore regionale dott. Cristiano Corazzari
Sede
Ai presidenti regionali di tutte le associazioni venatorie del Veneto
Loro sedi
Oggetto: Sollecito di richiesta di incontro urgente.
Egregio Assessore, egregi presidenti,
in data 23 ottobre u.s. le scriventi Associazioni hanno inviato un messaggio via pec con il quale si chiedeva alla Giunta regionale del Veneto di convocare urgentemente un incontro alla presenza dei presidenti di tutte le associazioni venatorie del Veneto e dei rappresentanti regionali di tutti gli organi di controllo e vigilanza per affrontare la preoccupante situazione venutasi a creare in Veneto a seguito del comportamento di alcuni organi di vigilanza i quali, fornendo un’interpretazione del tutto soggettiva delle normative vigenti, hanno elevato una serie di verbali, sia di natura amministrativa che di natura penale, a carico di numerosi cacciatori che chiedono solamente di poter esercitare l’attività venatoria nel rispetto delle normative vigenti.
Non avendo ricevuto alla data odierna alcun riscontro da parte della Giunta regionale, siamo nuovamente a sollecitare la stessa ad organizzare un incontro chiarificatore al fine di poter fornire a tutti gli aventi diritto una interpretazione ed un’applicazione univoca delle normative vigenti, ritenendo inammissibile che il cittadino cacciatore che, ribadiamo, vuole continuare ad esercitare l’attività venatoria nel rispetto delle normative vigenti, debba rimanere in balia dei soggetti che lo vengono a controllare, senza che al cittadino stesso venga garantita la certezza del diritto.
Come anticipato nella nostra precedente missiva del 23 ottobre u.s. abbiamo registrato che, in alcuni casi, alcuni or
gani di vigilanza addirittura disconoscono l’esistenza e la validità di normative regionali vigenti, affermando di limitarsi ad applicare solo le normative statali o comunitarie.
Ribadiamo che da parte di questi organi di vigilanza vengono messi in discussione:
Informiamo che, per la parte di competenza, abbiamo informato dell’accaduto anche il Governo nazionale ed i Ministeri competenti affinché concordino una linea comune nella fase di controllo e di vigilanza sulla corretta applicazione delle normative statali.
Riteniamo altresì che anche la Regione del Veneto possa fare la sua parte per coordinare l’attività di vigilanza all’interno dei propri confini regionali.
Dobbiamo denunciare il fatto che questo atteggiamento non omogeneo da parte degli organi di vigilanza che operano in Veneto sta provocando un forte malumore e forti tensioni all’interno del mondo venatorio obbligando molti appassionati cacciatori a sospendere, speriamo solo temporaneamente, la loro attività venatoria in attesa che gli enti competenti facciano chiarezza sulle corrette modalità di applicazione delle normative vigenti.
Sperando venga compresa l’urgenza dell’intervento da parte della Giunta regionale, rimaniamo in attesa di una sollecita convocazione dei dirigenti di tutte le associazioni venatorie del Veneto ed i dirigenti regionali di tutti gli organi di vigilanza operanti in Veneto per ristabilire la certezza del diritto e la tutela della dignità di tutti i praticanti l’attività venatoria.
L’occasione ci è gradita per porgere l’espressione dei nostri più cordiali saluti.
Associazione per la Cultura Rurale
on. Sergio Berlato
Associazione Cacciatori Veneti
Umberto Venturini
Confederazione delle Associazioni Venatorie Italiane
Giulia Sottoriva
Fondazione per la Cultura Rurale
Gianfranco Vezzaro