Homepage Notizie

IN ITALIA SERVE URGENTEMENTE UN PIANO NAZIONALE DI GESTIONE E DI CONTENIMENTO DEL LUPO

27.03.2023

Purtroppo, la maggioranza del Parlamento europeo non ha votato a favore dell’emendamento che avrebbe consentito l’abbassamento del livello di protezione del lupo portandola da specie rigorosamente protetta a specie protetta, obiettivo che avrebbe consentito in tutti gli stati membri dell’Unione un’applicazione più agevole del regime di deroga previsto all’art. 16 della Direttiva Habitat (92/43/CEE).

Il Commissario europeo Janez Lenarcic, intervenuto alla fine del dibattito in Parlamento sulla Risoluzione sui grandi carnivori, nella quale si chiedono purtroppo maggiori risorse finanziarie per favorire la coesistenza dei grandi carnivori con le attività antropiche, alla quale si voleva aggiungere l’emendamento di “declassamento” in questione, ha ribadito la propria posizione intransigente riassumibile in questi concetti:

  1. L’entità delle somme di denaro richieste in Europa per l’indennizzo dei danni provocati a seguito delle predazioni causate al patrimonio zootecnico da parte dei grandi carnivori è infinitesimale rispetto alle somme stanziate per la PAC. Pertanto, se i grandi carnivori producono danni al patrimonio zootecnico a causa delle loro predazioni, la Commissione europea è disponibile ad indennizzare questi danni utilizzando i fondi comunitari;
  2. Il livello delle popolazioni dei grandi carnivori in Europa non è ancora sufficiente per scongiurarne il pericolo di estinzione;
  3. Alla Commissione non risultano casi di aggressione all’uomo da parte dei grandi carnivori, escluso qualche raro evento verificatosi in alcuni paesi dell’Est europeo dove si sono registrati sporadici casi di aggressione causati prevalentemente dal tentativo degli orsi di proteggere la prole;
  4. Non esistono quindi per il momento ragioni oggettive per giustificare un abbassamento del livello di protezione dei grandi carnivori in Europa.

Ecco i motivi addotti dalla Commissione europea per rifiutare la richiesta di abbassamento del livello di protezione dei grandi carnivori in Europa.

Preso atto di questa sconfitta a livello europeo, essendo l’Italia la nazione che ha la più alta concentrazione di lupi in Europa, si deve predisporre nella nostra Nazione un adeguato Piano nazionale di gestione e di contenimento, così come viene fatto da molti altri paesi europei a direttive comunitarie invariate, Piano che dovrà poi essere sottoposto al vaglio della Commissione europea, dimostratasi ultimamente più sensibile e comprensiva nei confronti delle crescenti proteste di tantissimi cittadini europei, soprattutto dopo che il pony della Commissaria europea Ursula Von Der Leyen è stato recentemente sbranato dai lupi.

Questo è lo stato dei fatti e questa è la miglior soluzione possibile prima che vengano prodotti in Italia danni irreversibili al patrimonio zootecnico, all’economia, all’occupazione, all’ecosistema.

La gestione ed il contenimento dei lupi in Italia non è più una possibile opzione ma un’impellente necessità.

Bruxelles, li 27 marzo 2023

Sergio Berlato

Deputato italiano al Parlamento europeo

Presidente nazionale dell’Associazione per la Cultura Rurale



Documenti


NOTIZIA SUCCESSIVA
NOTIZIA PRECEDENTE