Quando la politica è debole, la burocrazia impera!
11.11.2023
Le scriventi Associazioni hanno ricevuto in data odierna una nota dirigenziale da parte della Giunta regionale del Veneto con la quale vengono fornite soggettive interpretazioni delle normative vigenti che corrono il rischio di mettere in ginocchio molti praticanti l’attività venatoria in Veneto, già duramente provati da una serie di discutibili controlli da parte di alcuni organi di vigilanza che a loro volta parrebbero fornire interpretazioni singolari e soggettive alle normative vigenti.
Le scriventi Associazioni hanno ricevuto in data odierna una nota dirigenziale da parte della Giunta regionale del Veneto con la quale vengono fornite soggettive interpretazioni delle normative vigenti che corrono il rischio di mettere in ginocchio molti praticanti l’attività venatoria in Veneto, già duramente provati da una serie di discutibili controlli da parte di alcuni organi di vigilanza che a loro volta parrebbero fornire interpretazioni singolari e soggettive alle normative vigenti.
Partendo dal presupposto che spetta alla Regione coordinare l’attività di vigilanza sul territorio di propria competenza, così come previsto dall’art. 27 comma 7 della Legge statale 157/92, ci saremo aspettati che la Regione del Veneto, più volte sollecitata dalle scriventi Associazioni, avesse convocato un incontro urgente tra tutti gli organi di vigilanza operanti in Veneto alla presenza dei dirigenti regionali di tutte le associazioni venatorie presenti in Veneto al fine di garantire un’applicazione omogenea di tutte le normative vigenti su tutto il territorio regionale.
Prendiamo atto con profondo rammarico della mancata volontà della Giunta regionale di convocare urgentemente questo incontro durante il quale tutti i presenti avrebbero potuto fornire alla Giunta regionale tutti gli elementi conoscitivi di cui la Regione stessa lamenta la mancanza con la sua nota dirigenziale.
Dalla lettura della nota diramata dalla Giunta regionale del Veneto a firma di un suo dirigente, viene da chiederci se la stessa nota è stata partorita dalla Giunta regionale o da un esponente di una delle tante associazioni animal-ambientaliste operanti sul territorio regionale.
Le scriventi Associazioni hanno contestato punto su punto i contenuti della nota dirigenziale, invitando la Giunta regionale ad emanare una delibera di Giunta che possa permettere ai cacciatori del Veneto di poter esercitare serenamente la propria attività, senza dover rimanere in balia dell’organo di vigilanza di turno che, nell’anarchia interpretativa attuale, ritiene di potersi sostituire al legislatore nazionale o regionale.
Alleghiamo la lettera che le scriventi Associazioni hanno prontamente inviato alla Giunta regionale del Veneto in risposta alla singolare nota dirigenziale diramata in data odierna.
Il Presidente nazionale dell’Associazione per la Cultura Rurale
on. Sergio Berlato
Il Presidente nazionale della Confederazione delle Associazioni Venatorie Italiane
Giulia Sottoriva
Il Presidente regionale dell’Associazione Cacciatori Veneti
Umberto Venturini
Il Presidente regionale Italcaccia
Gianni Garbujo
Il Presidente nazionale della Fondazione per la Cultura Rurale
Gianfranco Vezzaro